Come si manifestano?
Il bambino ha delle esplosioni in attacchi di collera: piange, protesta, si oppone strenuamente, a volte arriva a tirare calci, pugni e pizzicotti. La rabbia dei bambini spesso allarma, sorprende, imbarazza e può creare
senso di inadeguatezza. I genitori si ritrovano spesso a dover gestire e contenere non solo le reazioni del bambino ma anche le proprie.
Da cosa sono causati?
La rabbia, nei bambini, può uscire quando ci sono dei bisogni profondi da esprimere: può essere una forma di autoaffermazione, uno strumento per conoscere la propria forza e i propri limiti, una richiesta di autonomia, l’espressione di un sentimento di ingiustizia, ma soprattutto una richiesta di attenzione e amore nei loro confronti.
A volte i comportamenti di rabbia rappresentano un’imitazione degli adulti. Di fronte a un genitore che ha spesso scatti di rabbia, è irascibile, stressato, insoddisfatto, il bambino finisce per credere che quando si
sente in difficoltà e non riesce a gestire le sue emozioni sia giusto reagire in quel modo.
Cosa si può fare?
Il compito dell’adulto è quello di capire di fronte a quale tipo di rabbia ci si trova. Questa, con ogni probabilità, è la parte più difficile, perché contemporaneamente bisogna fare in modo da non farsi travolgere dal proprio nervosismo. Individuare la vera richiesta del bambino è il primo passo per comprendere come gestire la sua rabbia.
La consulenza di uno specialista può aiutarti a individuare in breve tempo le cause dei comportamenti problematici, i veri bisogni del tuo bambino e le strategie più efficaci per gestire queste situazioni.