Le festività sono spesso un momento in cui ritrovarsi in fragorose ed affollate riunioni familiari. Tuttavia quando in famiglia è presente un malato di demenza, diventa indispensabile fare i conti con disturbi cognitivi che riducono progressivamente le capacità di attenzione, concentrazione, orientamento, memoria, che a loro volta possono generare confusione, affaticabilità e disturbi comportamentali. Il malato ad esempio fatica a seguire conversazioni veloci ed animate tra molte persone.
Tuttavia la capacità di leggere le emozioni altrui rimane inalterata, e spesso il malato ne risulta influenzato: se da un lato questo diventa una risorsa per coinvolgerlo nello spirito natalizio e nella compagnia di persone care, dall’altro dobbiamo essere consapevoli che la nostra tensione per dover orchestrare i festeggiamenti potrebbe contagiarlo rischiando di trasformare i festeggiamenti in un percorso ad ostacoli.
Per questo motivo risulta fondamentale giocare d’anticipo e pianificare la giornata, prevedendo in maniera realistica tempi ed energie necessarie, al fine di ridurre fonti di stress per noi che organizziamo ed il nostro caro.
Cosa possiamo fare prima:
posizionare con attenzione addobbi e decorazioni, meglio introdurli gradualmente in quanto luci e decori potrebbero indurre disorientamento e confusione
scegliere il momento più opportuno (pranzo o cena, secondo le sue abitudini)
prevedere tempi e spazi per riposini o tregue
ridimensionare i festeggiamenti, prediligendo visite meno numerose
preparare i familiari comunicando in anticipo le difficoltà che il malato sta incontrando
preparare il malato alle visite, prendendo in esame foto o filmati raffiguranti i familiari che verranno a fare gli auguri
tentare di mantenere la routine del malato, lasciando disponibili materiali per attività semplici ed abituali
Come comportarsi durante la giornata:
essere pazienti, lasciare il tempo necessario per rispondere
non interrompere, nè correggere durante la conversazione
parlare con il malato faccia a faccia, uno per volta
usare frasi brevi e semplici, riformulandole quando non vengano comprese
preparare la tavola semplificando la sua postazione, introducendo solo ciò che serve in quel momento
coinvolgere il malato in attività adeguate (preparativi, film o canti a tema, album di famiglia)
evitare fonti di disturbo aggiuntive come TV o radio di sottofondo
garantire una corretta illuminazione della stanza
Il malato con disturbi di memoria vive nel presente, quindi anche se non ricorderà cosa è avvenuto a distanza di qualche giorno/ora, gli avrete comunque donato la vostra piacevole e rispettosa compagnia, perché le emozioni sopravvivono alla memoria.
Chi ha scritto questo articolo?
Vorresti una consulenza personalizzata?
Contattaci al numero 340 995 4267 o scopri di più sui Servizi per la terza età cliccando sul link.