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Come affrontare le festività quando in famiglia c’è un malato di demenza?

  • D.ssa Elisa Frizzarin - Neuropsicologa
  • 22 dic 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Le festività sono spesso un momento in cui ritrovarsi in fragorose ed affollate riunioni familiari. Tuttavia quando in famiglia è presente un malato di demenza, diventa indispensabile fare i conti con disturbi cognitivi che riducono progressivamente le capacità di attenzione, concentrazione, orientamento, memoria, che a loro volta possono generare confusione, affaticabilità e disturbi comportamentali. Il malato ad esempio fatica a seguire conversazioni veloci ed animate tra molte persone.

Tuttavia la capacità di leggere le emozioni altrui rimane inalterata, e spesso il malato ne risulta influenzato: se da un lato questo diventa una risorsa per coinvolgerlo nello spirito natalizio e nella compagnia di persone care, dall’altro dobbiamo essere consapevoli che la nostra tensione per dover orchestrare i festeggiamenti potrebbe contagiarlo rischiando di trasformare i festeggiamenti in un percorso ad ostacoli.


Per questo motivo risulta fondamentale giocare d’anticipo e pianificare la giornata, prevedendo in maniera realistica tempi ed energie necessarie, al fine di ridurre fonti di stress per noi che organizziamo ed il nostro caro.


Cosa possiamo fare prima:

  • posizionare con attenzione addobbi e decorazioni, meglio introdurli gradualmente in quanto luci e decori potrebbero indurre disorientamento e confusione

  • scegliere il momento più opportuno (pranzo o cena, secondo le sue abitudini)

  • prevedere tempi e spazi per riposini o tregue

  • ridimensionare i festeggiamenti, prediligendo visite meno numerose

  • preparare i familiari comunicando in anticipo le difficoltà che il malato sta incontrando

  • preparare il malato alle visite, prendendo in esame foto o filmati raffiguranti i familiari che verranno a fare gli auguri

  • tentare di mantenere la routine del malato, lasciando disponibili materiali per attività semplici ed abituali


Come comportarsi durante la giornata:

  • essere pazienti, lasciare il tempo necessario per rispondere

  • non interrompere, nè correggere durante la conversazione

  • parlare con il malato faccia a faccia, uno per volta

  • usare frasi brevi e semplici, riformulandole quando non vengano comprese

  • preparare la tavola semplificando la sua postazione, introducendo solo ciò che serve in quel momento

  • coinvolgere il malato in attività adeguate (preparativi, film o canti a tema, album di famiglia)

  • evitare fonti di disturbo aggiuntive come TV o radio di sottofondo

  • garantire una corretta illuminazione della stanza

Il malato con disturbi di memoria vive nel presente, quindi anche se non ricorderà cosa è avvenuto a distanza di qualche giorno/ora, gli avrete comunque donato la vostra piacevole e rispettosa compagnia, perché le emozioni sopravvivono alla memoria.



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